Green Pass obbligatorio per l’accesso alla mensa aziendale: la posizione di CONFINDUSTRIA

Credits: Avv. Alexis Bellezza



Abstract:

Confindustria ha emanato in data 18 agosto 2021 ha emanato una nota di aggiornamento, con la quale ha inteso ribadire la propria posizione in merito all’importanza di esigere l’obbligatorietà del possesso del Green Pass per l’accesso alla mensa ed ai luoghi di ristorazione aziendale. L’ente rappresentativo dell’imprenditoria ha anche provveduto a dissipare i dubbi, rispondendo ad alcune questione tecnico applicative ancillari. Il presente contributo riassume la presa di posizione di Confindustria e le più rilevanti specificazioni da quest’ultima fornite.



Nella nota emanata da Confindustria in data 18 agosto 2021, viene anzitutto ricordato che l’obbligatorietà del Green Pass è prevista solo per determinati settori ed attività e trova fonte in provvedimenti governativi, quali i decreti legge n. 52, 105 e 111 del 2021, i quali hanno gradualmente esteso il novero delle attività per prender parte alle quali risulti imprescindibile l’esibizione della certificazione verde. La mancanza, ab origine, di una precisa disciplina in merito alla mensa aziendale, ha spinto l’associazione di categoria a richiedere tempestive chiarimenti e specificazioni al Governo. Tra le attività espressamente disciplinate dai Decreti, infatti, vi erano i servizi di ristorazione (art. 3 del DL 105/2021), ma nulla veniva specificato con riguardo alle mense aziendali. Si è quindi reso necessario un ulteriore intervento del Governo, che, tramite le FAQ pubblicate in data 14 agosto sul proprio sito internet, ha fornito una lettura interpretativa estensiva del concetto di attività di ristorazione, ivi subordinando espressamente l’accesso a “mensa aziendale” ed a “locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti” alla presentazione del Green Pass, sancendo altresì in capo ai gestori dei predetti servizi l’obbligo di verificare il regolare possesso della certificazione verde di ciascun avventore, secondo le modalità ex lege stabilite. Dal canto suo Confindustria ha avuto un ruolo importante nell’affermazione di tale regola gestionale del servizio mensa aziendale. In primis perché si è mobilitata sollecitando chiarimenti sul tema, ed in secondo luogo perché ha sempre manifestato, anche tramite dichiarazioni personali del Presidente, dott. Carlo Bonomi, segnatamente dirette a promuovere l’obbligatorietà del Green Pass non solo ai fini dell’accesso ai servizi di ristorazione, ma a 360° per l’accesso all’attività lavorativa, a piena integrazione dei Protocolli anti-covid.  

La nota di Confindustria si è poi concentrata sul fornire risposte ai vari quesiti pervenuti. In primo luogo viene evidenziata l’obsolescenza delle disposizioni dei Protocolli anti-covid aziendali con riguardo alla sicurezza nelle mense aziendali, ormai superate dalla più recente disciplina suesposta, che profila l’obbligatorietà del Green Pass, fattore non considerato dai Protocolli, nemmeno da quelli atti a disciplinare ad hoc l’accesso ai locali della mensa (che in ogni caso non possono derogare alle nuove disposizioni governative). La nota precisa poi che l’obbligo di Green Pass non può estendersi in via analogica all’accesso ai luoghi genericamente intesi quali “spazi comuni”. La disposizione è infatti tassativamente applicabili solo ed esclusivamente a quei “locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti”. Per quanto il concetto sia stato interpretato estensivamente, ricomprendendo la mensa aziendale, non possono comunque difettare alcuni parametri essenziali, quali appunto, la presenza di un servizio di ristorazione e di un soggetto adibito al controllo. Confindustria evidenzia, tuttavia, che in funzione delle disposizioni previste dai Protocolli anti-covid, l’accesso agli spazi comuni dovrebbe essere già rigidamente regolamentato, prevedendo il severo divieto di consumare pasti nelle aree comuni. Confidustria precisa poi come non vi siano margini di applicazione differita o discrezionale delle indicazioni provenienti dalle FAQ che hanno configurato l’estensione dell’obbligo di Green Pass per l’accesso alla mensa. Viene anche dissipato ogni dubbio circa la vincolatività dei principi ivi contenuti. Le FAQ, infatti, secondo quanto chiarito anche dal Consiglio di Stato, forniscono indicazioni della PA finalizzate a garantire trasparenza, chiarezza e legittimo affidamento del privato. La logica sottesa all’estensione interpretativa è evidente: la mensa aziendale condivide esattamente le medesime fonti di rischio che si manifestano contestualmente a qualsiasi altra attività di ristorazione. Pertanto l’obbligo di esibizione del Green Pass quale condizione di accesso pare pienamente coerente con le esigenze di prevenzione. Nondimeno, ricorda Confindustria, sotto il profilo contrattuale l’attività di mensa aziendale rientra sotto ogni aspetto nell’ambito della ristorazione, tant’è che il codice ATECO è esattamente corrispondente. Forma e sostanza collimano nel ritenere ampiamente giustificata l’estensione. Per quanto concerne, poi, gli aspetti relativi alla Privacy del lavoratore, Confindustria precisa che la verifica è limitata alle generalità del dipendente nonché al regolare possesso del Green Pass, di modo che non presenta particolari problematiche specifiche in termini di riservatezza. Inoltre, tale verifica non coinvolge direttamente il datore di lavoro, ma, piuttosto, il soggetto esercente il servizio di mensa o ristorazione, incaricato di effettuare tali approfondimenti. Il coinvolgimento del datore di lavoro resta, quindi, del tutto marginale, essendo la gestione del rapporto demandata al gestore del servizio interno di ristorazione, in virtù della eterointegrazione contrattuale di fonte normativa. Il datore di lavoro che eroghi, invece, buoni pasto affinché il dipendente si usufruisca di servizi di ristorazione esterni all’azienda, dovrà ragionevolmente informare ciascun lavoratore circa la vigenza dell’obbligo di esibire il Green Pass presso ogni struttura di ristorazione.

La prospettiva, soprattutto a seguito delle dichiarazioni del Ministro Speranza, che muovono in tale direzione, è quella di assistere presto all’obbligo di esibizione del Green Pass anche per l’accesso all’attività di lavoro stessa, quanto meno per il settore pubblico.


Credits: Avv. Alexis Bellezza